DANIEL GONZALEZ

Dal 2008 al 2016 Giubilarte Eventi ha promosso nell’antico Complesso Monumentale Santo Spirito in Sassia a Roma
un ciclo di iniziative rivolte all’arte contemporanea dal titolo
Ogni artista è stato chiamato a realizzare progetti unici, “site specific”, strettamente connessi allo spazio e alla sua storia utilizzando i vari linguaggi dell’arte contemporanea. Una riflessione sul rapporto fra la persistenza dei valori del passato e la proposta viva di quelli del presente.
Caratteristica del progetto la breve durata delle singole iniziative che assumendo carattere per lo più performativo ed aprendosi ad una molteplicità di linguaggi e tecniche espressive diverse come quelle visive, musicali, teatrali, etc…, si sono concentrate nell’arco di poche ore.
Tra gli artisti nazionali e internazionali che hanno partecipato si sottolinea la presenza di Daniel González, Miltos Manetas, Loris Gréaud, Ian Tweedy, Wilfredo Prieto, Christian Jankowski, Francesco Simeti, Mat Collishaw, Arthur Duff, Matthieu Laurette, Domenico Mangano, Stefano Arienti, Vedovamazzei e Cyprien Gaillard.
S P I R I T O DUE
S P I R I T O DUE prosegue la promozione per l’arte contemporanea con una nuova iniziativa realizzata insieme a Poste Italiane.
Il progetto Pacco d’Artista, a cura di Valentina Ciarallo e coordinato da Maria Chiara Russo, ha l’obiettivo di trasformare l’iconico pacco giallo, usato per le spedizioni, in opera d’arte.
Pacco d’Artista è un progetto unico che mira ad avvicinare un pubblico sempre più ampio all’arte contemporanea. Un’iniziativa di public art dove l’utente è chiamato a votare il suo pacco d’artista preferito.
L’edizione 2013 ha visto la partecipazione degli artisti:
Silvia Camporesi, Mauro Di Silvestre, Arthur Duff, Hitnes, Marco Raparelli, Giuseppe Stampone.
I 6 pacchi sono stati selezionati da una commissione interna di Poste Italiane e S P I R I T O DUE.
In base alle preferenze ottenute durante la votazione indetta online, il pacco vincitore dell’edizione 2013 è risultato essere quello dell’artista:
Giuseppe Stampone con “L’ABC del Bel Paese”.
Il Pacco d’Artista vincitore è stato prodotto in “edizione speciale” con una tiratura di 100.000 pezzi e distribuito, a partire dal mese di dicembre 2013, presso tutti i punti vendita Poste Shop all’interno degli uffici postali italiani. Il Pacco d’Artista può essere acquistato anche on line sul sito di Poste Shop.
“L’abc del Bel Paese” è un alfabetiere cartografico, disegnato con biro blu e rossa, che ricostruisce la penisola italiana attraverso una costellazione geo-storica di segni, simboli, punti cardinali, micro narrazioni. Una celebrazione della cultura italiana tra storia, arte, paesaggio e ambiente, con uno sguardo rivolto all’ecosostenibilità. Il “Pacco d’Artista”, aperto, si presenta come oggetto riciclabile diventando una mappa dei luoghi più rappresentativi del territorio nazionale. EDIZIONE LIMITATA
Un progetto di
S P I R I T O DUE – Giubilarte e Poste Italiane
Dopo il grande successo dell’edizione 2013 torna “Pacco d’Artista” edizione 2014, il progetto di Poste Italiane e SPIRITO DUE – Giubilarte a cura di Valentina Ciarallo e coordinato da Maria Chiara Russo e Nicoletta Guglielmucci, che punta ad avvicinare il grande pubblico all’arte contemporanea trasformando lo storico pacco giallo di Poste in un «pezzo da collezione».
Per l’edizione 2014 sono stati selezionati i seguenti sei artisti: Sergio Breviario, Ludovica Gioscia, Agostino Iacurci, Andrea Mastrovito, Luana Perilli, Pietro Ruffo. Ogni artista ha creato con il proprio stile una nuova versione del pacco giallo di Poste Italiane. Le sei proposte sono state sottoposte - dal 20 ottobre al 4 novembre 2014 - al giudizio del pubblico attraverso una votazione online sul sito dedicato all’iniziativa www.paccodartista.it
In base alle preferenze registrate, il pacco vincitore dell’edizione 2014 è risultato quello dell’artista
Il pacco verrà prodotto da Poste Italiane in edizione limitata e distribuito a partire dal mese di dicembre 2014 presso i punti vendita all’interno degli uffici postali italiani.
Inoltre, tutti coloro che hanno votato il proprio Pacco d’Artista preferito, hanno partecipato anche al concorso “ Vola a New York” che ha messo in palio un viaggio aereo andata e ritorno, il soggiorno in hotel quattro stelle e i pass per entrare nei più importanti musei della città statunitense
Per Pacco d’Artista 2014 Andrea Mastrovito ha voluto ricreare un grande viaggio attorno alla scatola, attraverso l’illustrazione di molteplici personaggi che animano la superficie del pacco. Le figure, assemblate utilizzando oltre cento disegni originali e unite tra loro grazie a un filo, formano una catena infinita. Una storia tutta da raccontare di persone, popoli e mondi diversi, intrecciate da una “linea sottile” che chiude la scatola come un nastro da regalo.
Andrea Mastrovito è nato a Bergamo nel 1978, vive e lavora a New York. Il lavoro dell’artista, che varia dal disegno al video fino all'installazione ambientale, è incentrato su una rilettura personale e intima della storia dell’umanità. L’elemento chiave è la linea che racchiude in sé un caleidoscopio di significati, dalla storia al mito, dalla società alla relazione con la spazio e l’identità dei luoghi espositivi – canonici o meno – che ospitano le sue opere. Tra le principali mostre ricordiamo quelle presso: GAMeC, Bergamo, 2014; Laznia Center, Danzica, 2014; MART, Rovereto, 2013; Centre d'Art Contemporain, Yverdon, 2013; PavillonBlanc, Colomiers, 2012; Manchester Art Gallery, Manchester, 2012; Museo del ‘900, Milano, 2011, Museum of Art and Design, New York, 2009, MAXXI, Roma, 2007 e Museo Pecci, Prato, 2007. Ha realizzato numerosi interventi permanenti in Italia, Europa e in America, il più recente, assieme a Stefano Arienti, presso la nuova chiesa di S. Giovanni XXIII a Bergamo. Ha vinto numerosi premi e riconoscimenti tra cui il Premio New York nel 2007, il Premio Moroso nel 2011 ed il premio Qui l'arte è di casa nel 2012.
Scarica comunicato stampaEXTRA SPIRITO è un nuovo progetto rivolto all’arte contemporanea, ideato e curato da Valentina Ciarallo, che utilizza esclusivi spazi di Roma fortemente connotati a livello storico, architettonico e culturale. Luoghi aperti per la prima volta a un dialogo costruito sui molteplici linguaggi dell’arte, allo scopo di rendere siti insoliti accessibili a un pubblico sempre più vasto. Un confronto destinato a far conoscere la nostra storia e insieme gli interpreti contemporanei della nostra società.
Il primo appuntamento è stato a PALAZZO BALDASSINI, gioiello architettonico cinquecentesco, oggi sede dell’Istituto Luigi Sturzo che ha come missione la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale della storia politica italiana contemporanea. Gli artisti selezionati si sono confrontati con la funzione e la storia stessa dell’edificio. Un’indagine sulla memoria storica, individuale e collettiva, attraverso una personale lettura di passato, presente e futuro. Artisti in mostra: Francesco Arena, Michele Bazzana, Silvia Camporesi, Alessandro Cicoria, Nicola Pecoraro, Luana Perilli, Giuseppe Pietroniro, Marco Raparelli, Giuseppe Stampone, Elisa Strinna.
S P I R I T O DUE prosegue la promozione dell’arte contemporanea attraverso un nuovo progetto dedicato alla fotografia di moda per Altaroma. La mostra, a cura di Valentina Ciarallo e Maria Chiara Russo, è promossa da Giubilarte Eventi in collaborazione con ENEL e CREDIT SUISSE, con il patrocinio e il sostegno dell’Ambasciata di Svizzera in Italia.
La mostra è la prima retrospettiva in Italia dedicata al celebre fotografo svizzero Hans Feurer, vera icona del mondo della moda, e intende ripercorrere le tappe fondamentali della sua carriera attraverso una selezione di scatti fotografici dalla fine degli anni Sessanta fino agli anni Novanta. Hans Feurer, nel corso della sua lunga carriera, ha creato un mondo di immagini autentiche utilizzando sempre la luce naturale e mai il fotoritocco. Dai celebri scatti della Swinging London degli anni Settanta, alle famose campagne pubblicitarie per Kenzo Takada negli anni Ottanta, fino alle numerose collaborazioni con le più importanti riviste di moda Elle, Vogue e Numero. Da Iman Bowie a Grace Jones, passando per Pat Cleveland e Stephanie Seymour, sono state le sue muse ispiratrici.
DAIN | Tribute to Rome è uno “special project” dello street artist americano DAIN alla sua prima esposizione in Italia. La mostra, curata da Valentina Ciarallo, è dedicata alla città di Roma con una serie di opere inedite realizzate in esclusiva per AltaromAltamoda e appositamente per gli spazi del Complesso Monumentale Santo Spirito in Sassia. Un omaggio alle icone del cinema e della moda che DAIN propone in un dialogo aperto con l’architettura del Complesso, all’interno del maestoso tiburio ottagonale.
DAIN è uno degli street artist più acclamati della scena newyorchese; i suoi ritratti urbani sono visibili nelle maggiori strade della Grande Mela su cassette postali, portoni, muri, segnaletiche, etc…. Ha esposto a New York, Chicago, Miami, Portland, Montreal, Parigi e Londra. Tra le mostre più recenti si segnalano: Folioleaf, New York(2014); Transformation, Avant Gallery, Miami (2013), You Rest You Rust – a group exhibition of Alternative Contemporary artwork Rook & Raven, Londra (2011); Born Again, Lebenson Gallery, Parigi (2010). I suoi lavori sono sempre più apprezzati e ricercati da collezionisti internazionali.
Mat Collishaw propone alla Galleria Borghese di Roma un nuovo e ambizioso progetto, dal titolo Black Mirror, con opere pensate in modo da stabilire un rapporto diretto con il contesto storico-artistico che le ospita, in un dialogo tra passato e presente.
L’artista, prendendo spunto dalla collezione di dipinti e sculture presenti nella Galleria Borghese, ha ideato tre opere monumentali basate su tre celebri dipinti del Caravaggio: la Madonna dei Palafrenieri, il San Girolamo e il Davide con la testa di Golia. Dalle superfici specchianti appaiono i video 3D da cui emergono i personaggi caravaggeschi mentre compiono movimenti lievissimi, come rianimati da un alito di vita. Una quarta opera di Mat Collishaw, di forte impatto visivo ed emotivo è il grande Zootropio che prende spunto dalla Strage degli innocenti, tema ampiamente diffuso nell’arte dei secoli passati, oggetto di diverse interpretazioni. L’artista, con un effetto di grande spettacolarità, trasferisce la velocità e il movimento degli occhi dello spettatore sull’opera stessa, grazie al meccanismo dello zootropio: la macchina gira su stessa, la luce stroboscopica si attiva e la scena di carneficina si anima in un loop di violenze reiterate che ipnotizzano chi le guarda.
Domenica 24 gennaio 2016, in occasione della manifestazione ‘Montecitorio a Porte Aperte’ - l'iniziativa della Camera dei deputati che prevede l'apertura del Palazzo alle visite del pubblico, una volta al mese -, presso Palazzo Montecitorio, alla presenza della Presidente Laura Boldrini, è stata inaugurata la mostra Non avere paura | Ritratto continuo mod. 3.375.020.000, una video installazione femminile, plurale dell’artista Francesca Montinaro, a cura di Valentina Ciarallo.
L’opera Ritratto continuo mod. 3.375.020.000 è portatrice di un forte messaggio sul ruolo e sul senso di responsabilità femminile invocato dall’artista e lanciato dalle donne coinvolte nel progetto. Un ritratto di gruppo al femminile che afferma l’identità delle donne di tutto il mondo e che trova, in occasione di questa mostra, una cassa di risonanza importante in un luogo simbolico come la Camera dei Deputati. L’installazione Non Avere Paura | Ritratto continuo mod. 3.375.020.000 concepita site-specific per gli spazi della Camera, mira a creare un grande coinvolgimento emotivo dell’osservatore: volti che si susseguono in un ritmo senza tempo, quasi ipnotico, catalizzatori dello sguardo dello spettatore. Le donne, sedute su una sedia girevole riprese di spalle, si girano e posizionandosi frontali all’obbiettivo, mostrano un messaggio scritto direttamente sulle proprie mani. Il messaggio diretto e universale passa così nelle mani dell’osservatore: ognuno vi può ritrovare la propria identità.
Per la prima volta a Roma, la performance dell’artista argentino Daniel González ‘Portrait Fashion Factory’ ha trasformato gli spazi del Complesso S.Spirito in Sassia in una vera e propria fashion factory dove il pubblico - chiamato a portare abiti in disuso o con particolare valore affettivo – ha sfilato sul red carpet indossando il nuovo abito trasformato in scultura indossabile, pezzo unico da collezione firmato dall’artista. Ogni creazione diventa un’opera d’arte unica e originale, ritratto dell’individuo.
La Cut-Up Collection by Daniel González D.G. Clothes Project – presentata durante la performance - nasce dall’interpretazione della moda come idea. L’artista opera con un approccio singolare verso la moda, utilizzando materiali, stili e forme in un mash-up altamente visionario. Al di là dei confini dettati da moda, loghi e trend, il lavoro di Daniel González agisce sulla relazione tra individuo, identità e capo d’abbigliamento come declinazione esteriore della propria personalità. Gli abiti, vere e proprie sculture indossabili, raccontano storie ed esperienze personali come in una fiaba contemporanea
Scarica comunicato stampa italiano
DANIEL GONZALEZ
Miltos Manetas dipinge direttamente la realtà in maniera invisibile e innovativa, utilizzando uno dei mezzi di comunicazione attualmente più diffusi: il BlackBerry. Il gesto pittorico viene catturato dallo schermo del cellulare mostrandoci così una realtà “dipinta”. Gli esclusivi e monumentali spazi del Complesso Santo Spirito in Sassia offrono all’artista una scenografia ideale, unica e ricca di storia, nella quale ricreare la magia di una bottega d’artista rinascimentale.
Scarica comunicato stampa italiano / inglese
Miltos Manetas
The Snorks Tour è un immenso tuffo nel misterioso ed affascinante mondo degli abissi marini e nasce dall’interesse profondo dell’artista per la scoperta della bioluminescenza, un sistema di comunicazione luminosa alternativa sviluppato dalle creature che abitano a 5000 metri al di sotto del livello del mare. The Snorks Tour è stato pensato come una capsula spaziotemporale dove la possibilità di una “comunicazione aliena” è costantemente ricercata.
LORIS GREAUD
Risalendo in un percorso all’indietro, come il titolo stesso suggerisce, Ian Tweedy mette in scena il suo personale archivio fotografico, legato ai suoi esordi di graffitista, rielaborandolo attraverso un monumentale intervento pittorico.
Scarica comunicato stampa italiano / inglese
IAN TWEEDY
Per la sua prima personale in Italia, Prieto spinge la sperimentazione verso un nuovo orizzonte, il paesaggio, e chiede allo spettatore di partecipare all’opera, completando con il suo punto di vista l’esperienza artistica.
WILFREDO PRIETO
L’artista, attraverso l’utilizzo di raggi laser, colma lo spazio dell’antico ospedale con uno spettacolare gioco di parole ispirandosi alla ruota degli esposti.
ARTHUR DUFF
Il progetto Casting Jesus propone una sovrapposizione tra realtà e finzione, arte e religione, dove il tema centrale è un reale casting per la selezione dell’attore che deve interpretare il ruolo di Gesù. L’artista, che spesso indaga lo statuto dei format televisivi, incentra la sua indagine sul tema dell’iconografia sacra e di come questa, attraverso i mezzi di comunicazione di massa, possa diventare un’icona contemporanea.
Scarica comunicato stampa italiano / inglese
CHRISTIAN JANKOWSKI
Una installazione ideata per il Museo Nazionale dell’Arte Sanitaria (annesso al Complesso) che per la prima volta diventa sede per l’arte contemporanea. L’artista, attraverso il video, racconta un suo personale mondo immaginario.
FRANCESCO SIMETI
All’interno del cinquecentesco Chiostro del Commendatore, l’artista dà vita ad un personale racconto fatto di visioni ora drammatiche, ora poetiche che ricordano la vita e la presenza umana che per secoli hanno animato lo spazio.
MAT COLLISHAW
Con la sua “installazione nell’installazione” l’artista offre una personale interpretazione del paesaggio romano, nel quale convivono bellezza dell’antico e realtà quotidiana.
MATTHIEU LAURETTE
Twinkle Twiddle è la versione filmata in piano sequenza di una sorprendente performance, concepita appositamente per gli spazi, il cui esito è stato svelato solo nel momento in cui ha avuto luogo.
DOMENICO MANGANO
Una monumentale installazione ispirata alla storia dell’antico complesso architettonico. Lo spazio diventa una biblioteca dove il visitatore può scoprire il lavoro consultando i volumi.
STEFANO ARIENTI
Una personale e bizzarra rilettura dell’antico nosocomio attraverso un lavoro installativo e performativo i cui protagonisti sono stati un cavallo da corsa e il suo fantino.
VEDOVA MAZZEI